Mai una riga sotto, mai una riga sopra. Il bellissimo ricordo di Bruno Ambrosi nelle parole di sua figlia, Carlotta Dazzi

29 Giugno 2014 0 Di Ettore Maria Colombo

Pubblico, sapendo di fare cosa gradita, il bellissimo ricordo che Carlotta Dazzi, figlioccia del Bruno Ambrosi, e figlia di MIchela Dazzi, ha letto al funerale del Bruno che si è’ tenuto a Milano il 26 giugno scorso nel cortile interno della Rai di Milano.
Carlotta Dazzi

Eccoti il mio ricordo di Bruno

Carlotta Dazzi legge il suo ricordo di Bruno Ambrosi.

Carlotta Dazzi legge il suo ricordo di Bruno Ambrosi.

 

Ciao dolce Bruno, salutarti oggi è durissima. Il bene che ti voglio è difficile descriverlo in poche parole. Sei entrato nella mia vita che avevo 14 anni e sei stato per me come e più di un padre e questo è il più prezioso dei doni che che serbo nel cuore. Se io e Zita siamo quello che siamo lo dobbiamo anche a te, al tuo esempio nella vita, e alla tua passione per il giornalismo. Ho avuto bisogno di un padre e tu c’eri, con la tua ironia, la tua attenzione e la protezione che serviva. Mai un rigo sopra, mai uno sotto.
Ho imparato molto crescendo sotto le tue ali con l’amore e il senso di famiglia che tu e mamma ci avete saputo dare stando assieme sempre uniti. Anche nelle burrasche della vita.

Bruno Ambrosi nella sua casa di Levanto.

Bruno Ambrosi nella sua casa di Levanto.

 

Nonno bambino che giocava con i suoi nipoti con giocattoli d’altri tempi, barchette di latta a candela, la fabbrica del vapore che facevi funzionare come un deus ex machina sotto lo stupore dei bambini, solo per vederli ridere sulla terrazza di Levanto. Sei stato un nonno e un papà meraviglioso, affettuoso, sempre ironico anche in queste ultime difficili settimane. Ci mancherai maledizione, tantissimo. Resta il bene immenso che ci siamo voluti, i mille ricordi di più di trent’anni vissuti assieme e resta, anche se drammatica, la poesia di tutto quel ci siamo raccontati a parole e detti anche solo con gli sguardi tenendoci mano nella mano in questi mesi in cui hai affrontato la malattia con una dignità e un coraggio senza pari.

 

Le amate figlie del Bruno Carlotta e Zita Dazzi.

Le amate figlie del Bruno Carlotta e Zita Dazzi.

 

Piangerei, ma voglio sorridere perché finalmente navighi di nuovo lieve sul mare che entrambi abbiamo sempre amato. Col timone in mano, il tuo sigaro e lo sguardo avanti, al futuro. Io, Horace e i nostri piccoli mozzi abbiamo condiviso con te l’amore per la vela e la semplicità che solo la vita di mare sa dare e i ricordi sono mille. All’inizio sul tuo mitico Moby Dick con i primi bordi a Levanto, poi insieme su deciBel nel grande oceano che abbiamo avuto l’onore di navigare con te e mamma.
Devo a te anche questo, pensa. Se amo il mare è merito tuo che mi hai messo sulla prima barca e mi hai insegnato i primi rudimenti con santa pazienza e come sempre tanta voglia di trasmettere.

 

Grazie Bruno ti saluto e ti abbraccio forte con il tuo capitano Horace, i tuoi adorati nipoti Alizée e Léon perché questa tua nuova navigazione sia lieve e il vento ti accompagni. Mi sembra impossibile non vederti qui col tuo easy papi al guinzaglio. E temo che sentirò per sempre la tua mancanza, ma una parte di te continuerà a vivere in tutti noi che ti amiamo col più profondo del cuore. E una parte di noi sarà con te come il più unito degli equipaggi. Ciao papà, unico e insostituibile.

Ciao nonno Brum Brum
Carlotta Dazzi.